Ci è stato chiesto in questi giorni di dire qualcosa circa la questione dell'ipotetico pianeta Nibiru, un grosso astro che, secondo alcune fonti, sarebbe in procinto di attraversare il sistema solare portando scompiglio anche sulla Terra. L'esistenza di Nibiru fu ipotizzata dallo studioso Zecharia Sitchin sulla base di sue interpretazioni di antiche tavolette sumeriche, riassunte in alcuni libri che pubblicò a suo tempo. Secondo Sitchin, questo pianeta sarebbe inoltre abitato, o quantomeno utilizzato come base, da una razza umanoide chiamata Anunnaki in sumerico, che corrisponderebbe ai Nefilim di cui parla la Genesi biblica e che in tempi preistorici avrebbe abitato la Terra. Nibiru, sempre secondo lo studioso russo-ebreo, avrebbe un'orbita che lo porterebbe ad attraversare il sistema solare ogni 3600 anni, e il ritorno periodico del pianeta sarebbe ormai imminente e potrebbe avvenire in questi anni. Ad uno dei ritorni di Nibiru sarebbe dovuta inoltre la formazione della fascia di asteroidi che orbita tra Marte e Giove, che si sarebbe originata dalla frantumazione di un ex-pianeta associato dai Sumeri alla dea Tiamat e colpito in tempi remotissimi da uno dei satelliti di Nibiru. Da questa collisione si sarebbero formate l'attuale Terra, la Luna e come detto la fascia degli asteroidi orbitanti tra Marte e Giove.
Sulla base degli studi di Sitchin si sono poi mossi numerosi ricercatori indipendenti, che hanno proposto varie teorie circa la natura di questo pianeta, mentre ricerche di ulteriori pianeti solari o extra-solari vengono continuamente effettuate dagli scienziati con i loro telescopi e calcoli matematici. Cercando di riassumere in breve i risultati di tutte queste ricerche, aggiornate ad oggi, possiamo dire che da parte di numerose fonti indipendenti si dà per certa o quantomeno molto probabile l'esistenza di Nibiru e il suo imminente ingresso nel sistema solare, con tutto il suo seguito di cataclismi dovuti alla sua azione destabilizzante che comporterebbe, tra le altre cose, lo spostamento dell'asse terrestre. Da parte delle fonti scientifiche ufficiali non c'è invece nessuna conferma e si tende a non prendere sul serio le affermazioni di Sitchin, tuttavia a partire dagli anni '80 e fino ad oggi è stata più volte ipotizzata anche dalla scienza l'esistenza di un ulteriore, misterioso pianeta situato ai confini del sistema solare, al di là di Plutone. L'ultima novità in questo senso è proprio di poche settimane fa e proviene da studi giapponesi, ne abbiamo parlato nell'articolo precedente.
Le affermazioni più recenti provenienti dalle fonti indipendenti propongono la teoria secondo la quale il sistema solare sarebbe in realtà un sistema binario, composto cioè da due stelle che ruotano una intorno all'altra. Di sistemi come questi ce ne sono moltissimi nello spazio, e quindi in questo non ci sarebbe nulla di strano. La stella compagna del Sole sarebbe una cosiddetta 'nana bruna', una piccola stella dal colore rossastro, ma la cosa interessante è che questa stella avrebbe un suo sistema planetario composto da vari pianeti che le ruotano intorno, e uno dei quali sarebbe appunto Nibiru. Quando questa stella binaria si avvicina al perielio (minima distanza dal Sole), l'orbita ampia di Nibiru attraverserebbe il sistema solare. Qualcuno ipotizza inoltre che uno o più di uno dei planetoidi scoperti negli ultimi anni (ad esempio Quaoar, Eris o Sedna, il maggiore indiziato per via della sua orbita che presenta molte similitudini con quella ipotizzata per Nibiru) potrebbero far parte di questo sistema che ruota intorno alla stella binaria. Le notizie più recenti affermano che Nibiru sarebbe effettivamente in procinto di entrare nel sistema solare e comincerà ad essere visibile dal 2009, a partire da sud. La sua orbita sarebbe già monitorata da un telescopio situato in una base dell'Antartide. L'azione destabilizzante dell'attraversamento di Nibiru culminerebbe, sempre secondo queste fonti, nel fatidico 2012, la data indicata dall'antico calendario Maya come la fine di un'epoca, e avrebbe una durata limitata (settimane o mesi) ma estremamente distruttiva a causa dello spostamento dell'asse terrestre che determinerebbe inondazioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche di portata storica.
Come accennato prima, le fonti scientifiche non sembrano prendere sul serio queste ipotesi, ma da parte degli indipendenti si sostiene che si tratti di una copertura voluta per non creare panico tra la popolazione. La realtà è che è molto difficile riuscire a distinguere vero e falso su questo tema, e questo perchè da una parte è impossibile verificare l'attendibilità delle fonti indipendenti, mentre dall'altra non è certo una novità che anche le fonti ufficiali spesso e volentieri ricorrano a coperture o veri e propri depistaggi imposti da chi le controlla per proteggere i loro interessi. Va detto inoltre che gran parte delle affermazioni provenienti dalle fonti indipendenti si basano sulle ricerche di Zecharia Sitchin, le quali si fondano su sue interpretazioni personali e non sono quindi necessariamente verità assolute. D'altra parte viene però anche da chiedersi come mai proprio in questi anni siano state investite tante risorse per piazzare un potente telescopio nel posto più scomodo e inospitale della Terra come il Polo Sud, e come mai siano stati scavati dei bunker nelle remotissime isole Svalbard norvegesi, creando una specie di Arca di Noè per mettere al sicuro tutte le sementi di tutte le piante esistenti sul pianeta. Ciò che possiamo fare per ora è stare coi piedi per terra, ma al tempo stesso anche con occhi e orecchi ben aperti. Qui sotto alleghiamo alcuni links a siti o filmati relativi alle notizie più recenti su Nibiru o ad altri fatti citati nell'articolo, provenienti da varie fonti in inglese o in italiano.
http://www.librarising.com/space/darkstar.html
http://it.youtube.com/watch?v=U-3RLx_4Y5Y
http://it.youtube.com/watch?v=2AmdazwAcgw
http://www.nibiru2012.it/content/category/1/14/42/
http://www.sciencepoles.org/index.php?s=2&rs=home&uid=976&lg=en
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=595&ID_sezione=76&sezione=
venerdì 28 marzo 2008
mercoledì 19 marzo 2008
NUOVE IPOTESI SUL DECIMO PIANETA
Continua la ricerca di nuovi pianeti nel sistema solare. Novità interessanti arrivano dal Giappone, dove alcuni scienziati dell'Università di Kobe, sulla base dei loro calcoli matematici, si dicono certi dell'esistenza di un ulteriore pianeta, e ritengono che questo verrà scoperto entro alcuni anni. A differenza delle ultime scoperte che hanno riguardato astri di piccole dimensioni facenti parte della Fascia di Kuiper (KBO, Kuiper Belt Objects) come Quaoar o Eris, questa volta si tratterebbe di un astro cui verrebbe attribuita la dignità di pianeta vero e proprio, data la sua massa che viene stimata tra il 30 e il 70% di quella della Terra. Secondo gli scienziati giapponesi, questo possibile nuovo pianeta trans-plutoniano avrebbe un'orbita ellittica oblunga, e avrebbe un periodo orbitale intorno al Sole di circa 1000 anni. Per ora si tratta soltanto di supposizioni basate su calcoli matematici e non di una scoperta vera e propria, tuttavia ricordiamo che è stato proprio in base a calcoli teorici che a suo tempo sono stati scoperti Urano, Nettuno e Plutone. La notizia è del 27 febbraio 2008. Riportiamo qui sotto il link al testo completo della notizia, in inglese.
http://afp.google.com/article/ALeqM5gD2yjCVCevAgLFa_AXH9m51MrqCg
http://afp.google.com/article/ALeqM5gD2yjCVCevAgLFa_AXH9m51MrqCg
domenica 16 marzo 2008
I NODI LUNARI IN ASTROLOGIA
La tradizione astrologica d'Oriente ha sempre tenuto in grande considerazione i Nodi Lunari come fattori astrologici significativi. Più di recente l'uso dei Nodi è stato adottato anche in Occidente, tanto che oggi la stragrande maggioranza degli astrologi li inserisce nella carta e li interpreta insieme a tutto il resto, nonostante non si tratti di pianeti fisici ma di punti fittizi, e in particolare dei punti di intersezione tra l'orbita lunare e l'eclittica. Per quanto ci riguarda, la nostra esperienza conferma in pieno l'importanza dei Nodi Lunari, in quanto abbiamo verificato innumerevoli volte la loro forza sia nell'interpretazione del quadro natale che nei transiti. Tuttavia, qualche volta la loro interpretazione crea qualche imbarazzo ad alcuni astrologi, in quanto il loro significato, chiarissimo nell'ambito delle tecniche di astrologia karmica, non sempre viene compreso facilmente da chi non ha una certa dimestichezza con le tematiche del karma e della reincarnazione.
Secondo la scuola astrologica karmica, il significato dell'asse dei Nodi Lunari è strettamente legato al destino individuale, nel senso che in qualche modo ne contrassegna il percorso e alcuni caratteri fondamentali. I due Nodi Ascendente e Discendente (detti anche Testa del Drago e Coda del Drago, o Nodo Nord e Nodo Sud) sono sempre in aspetto di opposizione tra loro, e si muovono sempre con moto retrogrado. Rappresentano quindi due poli opposti, legati ognuno ad un segno e ad una Casa, attraverso i quali in qualche modo scorre l'energia che guida il destino del soggetto. In astrologia karmica, al Nodo Sud si associano le esperienze e le tematiche che hanno caratterizzato l'esistenza precedente, mentre al Nodo Nord si associano le esperienze e le tematiche che dovranno essere integrate con quelle relative al Nodo opposto in questa vita. In altre parole, il Nodo Ascendente deve fungere in un certo senso da faro che indica la strada al Nodo Discendente, allo scopo di integrare i valori complementari a quelli sui quali ci si è polarizzati nell'esistenza precedente. Il dharma, inteso come miglior percorso possibile per l'evoluzione del soggetto, dovrebbe quindi essere rappresentato da una corretta ed equilibrata integrazione dei significati relativi ai due Nodi Lunari, dove la Testa del Drago rappresenta i valori di riferimento e la Coda del Drago il mezzo attraverso il quale esprimere tali valori. Tutto questo naturalmente viene in terpretato sulla base dei segni, delle Case e degli aspetti che coinvolgono l'asse.
Un altro fattore importante da considerare nell'interpretazione dei Nodi Lunari sono appunto gli aspetti, in quanto possono indicare alcune tematiche di particolare rilievo connesse con il destino della persona. Un pianeta che forma un aspetto maggiore con i Nodi indubbiamente può fornire un'indicazione specifica circa un'importante tematica karmica destinata ad entrare in gioco nel corso della vita, e che andrà evidentemente decodificata in base al simbolismo del pianeta coinvolto, delle Case e del tipo di aspetto formato con l'asse. Naturalmente poi tutto l'insieme andrà valutato tenendo conto dell'intero quadro natale, in astrologia nessun fattore deve essere interpretato come fattore a sè stante al di fuori del contesto generale, in quanto si otterrebbero dei risultati fuorvianti. Generalmente l'analisi dei Nodi Lunari, integrata all'interpretazione del resto del quadro e avvalendosi anche dell'analisi biografica, riesce a fornire delle buone indicazioni circa il percorso evolutivo individuale, risultanto spesso di grande utilità ai fini della comprensione del proprio karma e della realizzazione del dharma. Anche nei transiti i Nodi rappresentano dei fattori assai potenti e significativi. I loro passaggi in aspetto ai pianeti radix infatti hanno praticamente la stessa forza che ha il passaggio di un pianeta semi-lento come Giove o Saturno, nei nostri studi non abbiamo riscontrato grosse differenze. Pertanto il transito dei Nodi su punti sensibili del radix può innescare situazioni di vario genere così come fa il transito di un pianeta, situazioni che in questo caso potranno assumere un significato karmico specifico considerando la valenza dei Nodi stessi.
Secondo la scuola astrologica karmica, il significato dell'asse dei Nodi Lunari è strettamente legato al destino individuale, nel senso che in qualche modo ne contrassegna il percorso e alcuni caratteri fondamentali. I due Nodi Ascendente e Discendente (detti anche Testa del Drago e Coda del Drago, o Nodo Nord e Nodo Sud) sono sempre in aspetto di opposizione tra loro, e si muovono sempre con moto retrogrado. Rappresentano quindi due poli opposti, legati ognuno ad un segno e ad una Casa, attraverso i quali in qualche modo scorre l'energia che guida il destino del soggetto. In astrologia karmica, al Nodo Sud si associano le esperienze e le tematiche che hanno caratterizzato l'esistenza precedente, mentre al Nodo Nord si associano le esperienze e le tematiche che dovranno essere integrate con quelle relative al Nodo opposto in questa vita. In altre parole, il Nodo Ascendente deve fungere in un certo senso da faro che indica la strada al Nodo Discendente, allo scopo di integrare i valori complementari a quelli sui quali ci si è polarizzati nell'esistenza precedente. Il dharma, inteso come miglior percorso possibile per l'evoluzione del soggetto, dovrebbe quindi essere rappresentato da una corretta ed equilibrata integrazione dei significati relativi ai due Nodi Lunari, dove la Testa del Drago rappresenta i valori di riferimento e la Coda del Drago il mezzo attraverso il quale esprimere tali valori. Tutto questo naturalmente viene in terpretato sulla base dei segni, delle Case e degli aspetti che coinvolgono l'asse.
Un altro fattore importante da considerare nell'interpretazione dei Nodi Lunari sono appunto gli aspetti, in quanto possono indicare alcune tematiche di particolare rilievo connesse con il destino della persona. Un pianeta che forma un aspetto maggiore con i Nodi indubbiamente può fornire un'indicazione specifica circa un'importante tematica karmica destinata ad entrare in gioco nel corso della vita, e che andrà evidentemente decodificata in base al simbolismo del pianeta coinvolto, delle Case e del tipo di aspetto formato con l'asse. Naturalmente poi tutto l'insieme andrà valutato tenendo conto dell'intero quadro natale, in astrologia nessun fattore deve essere interpretato come fattore a sè stante al di fuori del contesto generale, in quanto si otterrebbero dei risultati fuorvianti. Generalmente l'analisi dei Nodi Lunari, integrata all'interpretazione del resto del quadro e avvalendosi anche dell'analisi biografica, riesce a fornire delle buone indicazioni circa il percorso evolutivo individuale, risultanto spesso di grande utilità ai fini della comprensione del proprio karma e della realizzazione del dharma. Anche nei transiti i Nodi rappresentano dei fattori assai potenti e significativi. I loro passaggi in aspetto ai pianeti radix infatti hanno praticamente la stessa forza che ha il passaggio di un pianeta semi-lento come Giove o Saturno, nei nostri studi non abbiamo riscontrato grosse differenze. Pertanto il transito dei Nodi su punti sensibili del radix può innescare situazioni di vario genere così come fa il transito di un pianeta, situazioni che in questo caso potranno assumere un significato karmico specifico considerando la valenza dei Nodi stessi.
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sabato 8 marzo 2008
L'ESEMPIO DELLA COMUNITA' DI SEKEM
Nelle settimane scorse abbiamo provato a divulgare qualcosa circa le basi delle proposte che Rudolf Steiner fece a suo tempo per trasformare radicalmente la struttura economica, sociale e culturale del nostro tempo, per correggerne le gravi storture rendendola a misura d'uomo e in armonia con le forze del cosmo e della natura. Qualcuno forse si chiederà se tutti gli insegnamenti di Rudolf Steiner relativi a questi temi siano utopie destinate a rimanere tali, o se invece si tratta di proposte che possono essere anche realizzabili in concreto. In questi giorni ci siamo imbattuti in alcune pagine web dove si parla di una realtà fondata su queste basi, la quale dimostra che ciò che propose Steiner non solo è possibile, ma esiste già in alcuni ambiti circoscritti e deve essere soltanto ampliato e sviluppato.
La realtà di cui stiamo parlando si chiama Sekem e si trova nella magica terra d'Egitto a 80 km dal Cairo, ed è stata fondata da un illuminato egiziano di nome Ibrahim Abouleish. I cenni biografici ci dicono che Abouleish ha iniziato fin da giovanissimo a coltivare questo sogno, partendo per l'Europa dove ha studiato e conosciuto a fondo l'Antroposofia steineriana per poi ritornare in Egitto per realizzare questa straordinaria opera. Sekem è un'ampia comunità dove si coltiva la terra sulla base della metodologia biodinamica steineriana, dove la catena economica si basa sulla fiducia, la trasparenza e la collaborazione tra tutte le componenti interessate (da produttori fino ai consumatori) come suggeriva Steiner, dove studenti di estrazione sia islamica che cristiana convivono e collaborano in armonia nelle scuole Waldorf, dove l'ospedale sembra un giardino fiorito, dove si producono beni di vario genere, dagli alimenti ai farmaci ai cosmetici nei vari laboratori, e dove si studiano e praticano scienze e arti varie nel centro di ricerca, il tutto sempre in base ai princìpi dell'antroposofia. Una sorta di angolo di paradiso ricavato dal deserto egiziano dove si incontrano e si fondono armoniosamente Oriente e Occidente, una di quelle situazioni che possono già oggi rappresentare il prototipo di una società futura radicalmente diversa e radicalmente migliore di quella attuale zeppa di conflitti, tensioni e squilibri di ogni genere. Sekem in sostanza è uno splendido esempio di imprenditoria illuminata, economia etica e solidale e sviluppo sostenibile.
Questa realtà è descritta nel libro Sekem. Un'iniziativa biodinamica cambia il volto del deserto egiziano, scritto dallo stesso Ibrahim Abouleish, ma per chi volesse documentarsi aggiungiamo qui sotto anche i links ad alcune pagine web dove si possono trovare informazioni su questa straordinaria comunità. La prima descrive l'esperienza di un'italiana che ha visitato Sekem, la seconda è la homepage del sito della comunità stessa, in inglese, mentre la terza è la pagina di Wikipedia, ben documentata e ricca di informazioni ma anch'essa in inglese, in italiano non è stata ancora tradotta. Il quarto link è invece relativo ad un filmato di Youtube dove Abouleish espone le sue idee durante un dibattito. Anche questo è in inglese, ma è facilmente comprensibile per chi conosce un po' la lingua.
http://www.personaedanno.it/site/sez_browse1.php?campo1=34&campo2=9&browse_id=4305
http://www.sekem.com/english/default.aspx
http://en.wikipedia.org/wiki/SEKEM
http://it.youtube.com/watch?v=N2tmH1wK2YU
La realtà di cui stiamo parlando si chiama Sekem e si trova nella magica terra d'Egitto a 80 km dal Cairo, ed è stata fondata da un illuminato egiziano di nome Ibrahim Abouleish. I cenni biografici ci dicono che Abouleish ha iniziato fin da giovanissimo a coltivare questo sogno, partendo per l'Europa dove ha studiato e conosciuto a fondo l'Antroposofia steineriana per poi ritornare in Egitto per realizzare questa straordinaria opera. Sekem è un'ampia comunità dove si coltiva la terra sulla base della metodologia biodinamica steineriana, dove la catena economica si basa sulla fiducia, la trasparenza e la collaborazione tra tutte le componenti interessate (da produttori fino ai consumatori) come suggeriva Steiner, dove studenti di estrazione sia islamica che cristiana convivono e collaborano in armonia nelle scuole Waldorf, dove l'ospedale sembra un giardino fiorito, dove si producono beni di vario genere, dagli alimenti ai farmaci ai cosmetici nei vari laboratori, e dove si studiano e praticano scienze e arti varie nel centro di ricerca, il tutto sempre in base ai princìpi dell'antroposofia. Una sorta di angolo di paradiso ricavato dal deserto egiziano dove si incontrano e si fondono armoniosamente Oriente e Occidente, una di quelle situazioni che possono già oggi rappresentare il prototipo di una società futura radicalmente diversa e radicalmente migliore di quella attuale zeppa di conflitti, tensioni e squilibri di ogni genere. Sekem in sostanza è uno splendido esempio di imprenditoria illuminata, economia etica e solidale e sviluppo sostenibile.
Questa realtà è descritta nel libro Sekem. Un'iniziativa biodinamica cambia il volto del deserto egiziano, scritto dallo stesso Ibrahim Abouleish, ma per chi volesse documentarsi aggiungiamo qui sotto anche i links ad alcune pagine web dove si possono trovare informazioni su questa straordinaria comunità. La prima descrive l'esperienza di un'italiana che ha visitato Sekem, la seconda è la homepage del sito della comunità stessa, in inglese, mentre la terza è la pagina di Wikipedia, ben documentata e ricca di informazioni ma anch'essa in inglese, in italiano non è stata ancora tradotta. Il quarto link è invece relativo ad un filmato di Youtube dove Abouleish espone le sue idee durante un dibattito. Anche questo è in inglese, ma è facilmente comprensibile per chi conosce un po' la lingua.
http://www.personaedanno.it/site/sez_browse1.php?campo1=34&campo2=9&browse_id=4305
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sabato 1 marzo 2008
ASTROLOGIA - GLI EVENTI DEL MESE DI MARZO
Ecco le posizioni planetarie per questo mese di Marzo: SOLE in Pesci, dal 20 in Ariete; LUNA nuova il 7 in Pesci, LUNA piena il 21 in Bilancia; MERCURIO in Acquario, dal 15 in Pesci; VENERE in Acquario, dal 13 in Pesci; MARTE in Gemelli, dal 4 in Cancro; GIOVE in Capricorno; SATURNO retrogrado in Vergine; URANO in Pesci; NETTUNO in Acquario; PLUTONE in Capricorno; CHIRONE in Acquario; NODO LUNARE NORD in Acquario; LUNA NERA in Scorpione.
Molti gli eventi interessanti che ci riserva questo mese. Innanzitutto l'equinozio di primavera (emisfero nord) o di autunno (emisfero sud), che avverrà il giorno 20 alle ore 5.49 GMT (un'ora dopo secondo il fuso orario italiano) con l'ingresso del Sole nel segno zodiacale dell'Ariete. Nel giorno dell'equinozio, le ore di luce e ombra sono esattamente equivalenti, e quindi le rispettive forze in perfetto equilibrio. Gli equinozi rappresentano due dei quattro riferimenti che identificano i punti cardinali e anche il punto d'inizio dei segni cardinali dello Zodiaco tropico. E' soltanto nel giorno degli equinozi infatti che il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest. Gli altri due riferimenti sono naturalmente i solstizi, durante i quali una delle due forze contrapposte di luce ed ombra raggiunge la sua massima estensione mentre l'altra raggiunge la sua minima estensione.
Tra le configurazioni planetarie interessanti, segnaliamo per prima il poderoso stellium attualmente presente nel segno dell'Acquario, che comprende Mercurio, Venere, Nettuno, Chirone e il Nodo Nord nell'arco di soli 14 gradi, e che è destinato a concentrarsi ed intensificarsi ulteriormente nella prima settimana del mese con l'avanzare rapido di Venere e Mercurio, che supereranno Chirone e si avvicineranno a Nettuno per poi superarlo a sua volta, così come il Nodo Nord. Nel giorno 5 anche la Luna si aggiungerà momentaneamente alla formazione, che sarà a quel punto estremamente forte e concentrata in pochissimi gradi. Il fulcro dello stellium oscillerà intorno a 20-22° Acquario fino alla metà del mese, poi la formazione tenderà gradualmente a sfilacciarsi sempre a causa della grande differenza di velocità tra Venere e Mercurio da una parte e Nettuno e Chirone dall'altra. Nella fase di massima potenza del giorno 5 il fulcro si troverà a 22° Acquario, e quindi prenderemo questa posizione come riferimento anche se non mancheranno effetti anche sui gradi successivi nella seconda metà del mese. Sarà quindi principalmente intorno al suddetto grado della Croce Fissa (Toro, Leone, Scorpione, Acquario) che la formazione farà sentire i suoi potenti effetti nella prima metà di marzo, effetti che naturalmente potranno essere molti diversi a seconda di cosa viene attivato nel quadro di nascita individuale. Lo stellium potrà influire positivamente sulla creatività e l'ispirazione degli artisti che dovessero avere fattori specifici interessati per congiunzione, trigono o sestile, forse anche opposizione pur con le dovute cautele. Forti stimoli anche a livello di sentimenti e affetti nel caso di interessamento di Luna, Venere, 5a o 7a casa, anche qui con modalità piuttosto diverse a seconda del tipo di aspetto formato.
A proposito di Venere e Mercurio, va detto che i due astri resteranno strettamente congiunti per l'intero mese, tanto che la loro distanza non supererà mai i 3°. La configurazione è interessante soprattutto a livello di influssi sui nativi dei periodo. Questa congiunzione può infondere capacità artistiche (Venere) soprattutto per quanto riguarda gli scritti (Mercurio), mentre in senso inverso l'azione tipicamente variabile e ambivalente di Mercurio può influire sull'affettività (Venere). Sono infatti frequenti i casi di bisessualità contrassegnati da questa configurazione, che può manifestarsi anche con la tendenza ad avere relazioni affettive multiple oppure a cambiare frequentemente partner.
Torna nuovamente ad essere forte e intensa l'opposizione tra Marte e Plutone, una configurazione ad alto rischio per via del suo simbolismo focoso ma stridente e conflittuale. L'aspetto sarà attivo all'incirca dall'inizio del mese fin verso il 20, poi gradualmente perderà forza con l'avanzare rapido di Marte rispetto al lentissimo Plutone. I settori interessati sono quelli compresi tra gli ultimi gradi della Croce Mobile (Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci) e i primi della Croce Cardinale (Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno). Possibili situazioni a rischio di conflitti o incidenti, dicevamo, soprattutto per chi avesse pianeti o fattori critici nei punti indicati del proprio radix.
Interessante anche la configurazione di sestile che interesserà Giove e Urano per l'intero mese, e che sarà rafforzata momentaneamente prima dal Sole tra il 5 e il 12 e poi da Venere e Mercurio nell'ultima settimana di marzo. I settori interessati saranno in questo caso quelli situati grossomodo intorno a 17-18° dei segni d'Acqua e di Terra. La configurazione resterà attiva, tendendo ad intensificarsi, anche nel prossimo mese di aprile, con avanzamento del fulcro intorno a 20-21°. Si tratta di una configurazione fortemente dinamizzante ed orientata verso il futuro, tale quindi da incentivare notevolmente eventuali processi di cambiamento in atto o latenti ed orientati decisamente in avanti, Sicuramente una bella opportunità per lasciarsi alle spalle le zavorre del passato, e tra l'altro con modalità nemmeno troppo brusche trattandosi di un morbido sestile.
Chiudiamo con la visibilità dei pianeti in cielo. All'inizio del mese, dopo il tramonto del Sole saranno ben visibili Marte, culminante a sud, e Saturno verso sud-est. Marte resterà visibile fin verso le 3, Saturno fino quasi all'alba, e anche nell'ultima parte del mese la situazione non cambierà di molto. Giove invece sorgerà dopo le 4 e quindi si potrà osservare verso est o sud-est prima dell'alba, mentre il discorso è più complicato per quanto riguarda Venere e Mercurio. Ad inizio mese potranno essere ancora osservabili, ma solo per pochissimo tempo, poco prima del sorgere del Sole sempre verso est, molto bassi sull'orizzonte, ma col passare dei giorni la possibilità di vederli tenderà a diminuire, fino a cessare del tutto, causa il loro graduale avvicinarsi al Sole.
Molti gli eventi interessanti che ci riserva questo mese. Innanzitutto l'equinozio di primavera (emisfero nord) o di autunno (emisfero sud), che avverrà il giorno 20 alle ore 5.49 GMT (un'ora dopo secondo il fuso orario italiano) con l'ingresso del Sole nel segno zodiacale dell'Ariete. Nel giorno dell'equinozio, le ore di luce e ombra sono esattamente equivalenti, e quindi le rispettive forze in perfetto equilibrio. Gli equinozi rappresentano due dei quattro riferimenti che identificano i punti cardinali e anche il punto d'inizio dei segni cardinali dello Zodiaco tropico. E' soltanto nel giorno degli equinozi infatti che il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest. Gli altri due riferimenti sono naturalmente i solstizi, durante i quali una delle due forze contrapposte di luce ed ombra raggiunge la sua massima estensione mentre l'altra raggiunge la sua minima estensione.
Tra le configurazioni planetarie interessanti, segnaliamo per prima il poderoso stellium attualmente presente nel segno dell'Acquario, che comprende Mercurio, Venere, Nettuno, Chirone e il Nodo Nord nell'arco di soli 14 gradi, e che è destinato a concentrarsi ed intensificarsi ulteriormente nella prima settimana del mese con l'avanzare rapido di Venere e Mercurio, che supereranno Chirone e si avvicineranno a Nettuno per poi superarlo a sua volta, così come il Nodo Nord. Nel giorno 5 anche la Luna si aggiungerà momentaneamente alla formazione, che sarà a quel punto estremamente forte e concentrata in pochissimi gradi. Il fulcro dello stellium oscillerà intorno a 20-22° Acquario fino alla metà del mese, poi la formazione tenderà gradualmente a sfilacciarsi sempre a causa della grande differenza di velocità tra Venere e Mercurio da una parte e Nettuno e Chirone dall'altra. Nella fase di massima potenza del giorno 5 il fulcro si troverà a 22° Acquario, e quindi prenderemo questa posizione come riferimento anche se non mancheranno effetti anche sui gradi successivi nella seconda metà del mese. Sarà quindi principalmente intorno al suddetto grado della Croce Fissa (Toro, Leone, Scorpione, Acquario) che la formazione farà sentire i suoi potenti effetti nella prima metà di marzo, effetti che naturalmente potranno essere molti diversi a seconda di cosa viene attivato nel quadro di nascita individuale. Lo stellium potrà influire positivamente sulla creatività e l'ispirazione degli artisti che dovessero avere fattori specifici interessati per congiunzione, trigono o sestile, forse anche opposizione pur con le dovute cautele. Forti stimoli anche a livello di sentimenti e affetti nel caso di interessamento di Luna, Venere, 5a o 7a casa, anche qui con modalità piuttosto diverse a seconda del tipo di aspetto formato.
A proposito di Venere e Mercurio, va detto che i due astri resteranno strettamente congiunti per l'intero mese, tanto che la loro distanza non supererà mai i 3°. La configurazione è interessante soprattutto a livello di influssi sui nativi dei periodo. Questa congiunzione può infondere capacità artistiche (Venere) soprattutto per quanto riguarda gli scritti (Mercurio), mentre in senso inverso l'azione tipicamente variabile e ambivalente di Mercurio può influire sull'affettività (Venere). Sono infatti frequenti i casi di bisessualità contrassegnati da questa configurazione, che può manifestarsi anche con la tendenza ad avere relazioni affettive multiple oppure a cambiare frequentemente partner.
Torna nuovamente ad essere forte e intensa l'opposizione tra Marte e Plutone, una configurazione ad alto rischio per via del suo simbolismo focoso ma stridente e conflittuale. L'aspetto sarà attivo all'incirca dall'inizio del mese fin verso il 20, poi gradualmente perderà forza con l'avanzare rapido di Marte rispetto al lentissimo Plutone. I settori interessati sono quelli compresi tra gli ultimi gradi della Croce Mobile (Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci) e i primi della Croce Cardinale (Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno). Possibili situazioni a rischio di conflitti o incidenti, dicevamo, soprattutto per chi avesse pianeti o fattori critici nei punti indicati del proprio radix.
Interessante anche la configurazione di sestile che interesserà Giove e Urano per l'intero mese, e che sarà rafforzata momentaneamente prima dal Sole tra il 5 e il 12 e poi da Venere e Mercurio nell'ultima settimana di marzo. I settori interessati saranno in questo caso quelli situati grossomodo intorno a 17-18° dei segni d'Acqua e di Terra. La configurazione resterà attiva, tendendo ad intensificarsi, anche nel prossimo mese di aprile, con avanzamento del fulcro intorno a 20-21°. Si tratta di una configurazione fortemente dinamizzante ed orientata verso il futuro, tale quindi da incentivare notevolmente eventuali processi di cambiamento in atto o latenti ed orientati decisamente in avanti, Sicuramente una bella opportunità per lasciarsi alle spalle le zavorre del passato, e tra l'altro con modalità nemmeno troppo brusche trattandosi di un morbido sestile.
Chiudiamo con la visibilità dei pianeti in cielo. All'inizio del mese, dopo il tramonto del Sole saranno ben visibili Marte, culminante a sud, e Saturno verso sud-est. Marte resterà visibile fin verso le 3, Saturno fino quasi all'alba, e anche nell'ultima parte del mese la situazione non cambierà di molto. Giove invece sorgerà dopo le 4 e quindi si potrà osservare verso est o sud-est prima dell'alba, mentre il discorso è più complicato per quanto riguarda Venere e Mercurio. Ad inizio mese potranno essere ancora osservabili, ma solo per pochissimo tempo, poco prima del sorgere del Sole sempre verso est, molto bassi sull'orizzonte, ma col passare dei giorni la possibilità di vederli tenderà a diminuire, fino a cessare del tutto, causa il loro graduale avvicinarsi al Sole.
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