Ricorre oggi il settimo anniversario di un evento che ha cambiato radicalmente il corso della storia dell'umanità, e che verosimilmente continuerà a cambiarlo ancora a lungo. Parliamo ovviamente dell'attentato multiplo dell'11 settembre 2001 contro il World Trace Center e il Pentagono negli Stati Uniti, che causò migliaia di morti nell'immediato, e molte altre migliaia lontano dall'America in conseguenza delle decisioni prese dal governo americano dopo l'attentato stesso. Non intendiamo qui parlare delle polemiche circa la responsabilità del fatto, e quindi sull'attendibilità della versione ufficiale e sulle tesi alternative su cui si discute da anni in modo assai acceso. Indubbiamente la versione ufficiale presenta molti punti oscuri fino ad apparire inverosimile in diverse parti, offrendo molti argomenti, alcuni difficilmente confutabili, all'inquietante tesi dell'inside job. Ma, chiunque siano stati i reali ideatori e autori degli attentati, fanatici islamici (versione ufficiale) o fanatici neocon americani (versione alternativa), la regìa spirituale che sta dietro ad un evento del genere (e a tutti quelli che ne sono conseguiti) non può essere che una, quella ahrimanica.
Con l'11 settembre le forze contro-evolutive ahrimaniche hanno dato un impulso decisivo alla loro azione rivolta a far emergere nell'uomo le sue componenti più distruttive e conflittuali, condizionando pesantemente tutti coloro che da questo tipo di influssi sono, per loro scelta consapevole (satanismo, magia nera) o per debolezza interiore, facilmente penetrabili. Questa offensiva si inserisce in un disegno più ampio di cui ha parlato circa un secolo fa Rudolf Steiner, a proposito della futura evoluzione dell'umanità di cui fornì ampie anticipazioni sulla base delle sue indagini occulte. Nella sua vastissima opera che si compone di numerosi testi originali e trascrizioni di migliaia di conferenze tenute in tutta Europa, riferendosi alle entità spirituali più evolute dell'uomo Steiner parlò di una scissione che avvenne ad un certo momento tra le entità angeliche, una parte delle quali presero una direzione diversa rispetto alle altre. Una parte di queste proseguirono la loro evoluzione normale, mentre le altre seguirono un percorso diverso. Le prime sono le entità angeliche di cui ci parla la letteratura religiosa e spirituale antica, mentre le seconde sono le entità demoniache, che Steiner suddivide in spiriti luciferici e ahrimanici. Le une e le altre interagiscono con l'evoluzione umana, gli angeli in senso favorevole e gli spiriti luciferico-ahrimanici in senso contrario. Quella della scissione tra entità appartenenti alla stessa onda di vita è una delle possibilità contemplate dalla manifestazione cosmica. Secondo il fondatore dell'Antroposofia, anche l'onda di vita umana è destinata a scindersi in un futuro per ora ancora lontano, ma le cui basi cominciano a formarsi già adesso.
Mentre attualmente i singoli componenti della stragrande maggioranza dell'umanità esprimono pulsioni in parte "buone" (cioè tendenti a cercare armonia, collaborazione, condivisione) e in parte "cattive" (tendenti all'egoismo, al conflitto e alla sopraffazione) variamente mescolate tra loro e alternativamente espresse a seconda delle situazioni, secondo Steiner in futuro queste due opposte componenti tenderanno a radicalizzarsi sempre di più, diventando le une o le altre nettamente prevalenti nei singoli individui. In altre parole, in futuro si formeranno due distinte umanità, una straordinariamente buona e l'altra straordinariamente cattiva, fino a diventare del tutto incompatibili tra loro. Queste due distinte comunità umane seguiranno quindi, al pari di quanto fecero le entità angeliche, due diversi percorsi evolutivi, il primo in forma smaterializzata in un futuro globo planetario dove dominerà la legge dell'amore universale, e il secondo in un altro globo (presumibilmente quello che Steiner chiama Ottava Sfera) che sarà invece fortemente materializzato e sarà sede di ogni sorta di conflitto. Probabilmente questo scenario descritto da Rudolf Steiner è la spiegazione scientifico-spirituale di ciò che le religioni chiamano Paradiso e Inferno, due diversi percorsi evolutivi dominati da pulsioni di natura opposta e seguiti da due future, distinte comunità umane, a seconda delle rispettive disposizioni animiche sviluppate in precedenza.
Tornando all'11 settembre, possiamo quindi dire che questo evento così estremo ha rappresentato forse una pietra miliare nel percorso che porterà alla futura scissione dell'umanità profetizzata da Steiner, in quanto le sue conseguenze hanno accentuato e accelerato l'espressione delle componenti egoistiche e conflittuali nei soggetti già orientati in questo senso o vulnerabili a questo tipo di influssi, componenti che vorrebbero trovare la loro massima espressione nella realizzazione di una dittatura globale spietata alla quale certe forze occulte e una parte di quelle umane stanno lavorando. D'altra parte però, il sentimento di orrore determinato dall'attentato e da ciò che ne è conseguito ha spinto un'altra parte dell'umanità, quella aperta invece agli influssi dell'amore armonizzante, ad intensificare il suo orientamento in questo senso e l'espressione delle caratteristiche corrispondenti. Un ulteriore, forte impulso alla radicalizzazione delle opposte tendenze animiche che porteranno alla futura scissione dell'umanità, questo è secondo noi il significato più profondo e nascosto dell'11 settembre alla luce degli insegnamenti della Scienza dello Spirito.
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