Osservando i transiti planetari sui temi natali di Berlusconi e Fini, possiamo ipotizzare che il loro rapporto politico sia ormai arrivato a un punto di svolta. E' da mesi che Fini non manca di prendere le distanze dalla linea politica ufficiale del PDL, tutta centrata sulle idee e i progetti berlusconiani, mettendo notevolmente in difficoltà l'azione della maggioranza di governo e costringendola quantomeno ad annacquare una serie di provvedimenti che questa voleva mettere in atto, ma che alla componente del PDL che fa capo a Fini non piacevano per vari motivi. La presa di posizione di Fini è giunta inaspettata a molti, ma se osserviamo i temi natali e i transiti planetari vedremo che tutto questo risponde ad una logica piuttosto chiara che vedremo ora di rivelare.
Più volte nei mesi scorsi abbiamo accennato al fatto che il quadro natale dell'attuale premier Berlusconi è interessato da transiti assai critici, che stanno raggiungendo la loro fase culminante proprio in questo periodo. Si può dire che attualmente quasi tutte le forze astrali sono contro di lui. Questo già da sè vuol dire molto e sicuramente rappresenta per il Cavaliere una fase molto difficile della sua carriera, con la possibilità che rappresenti l'inizio del suo definitivo declino. Su questa ipotesi tuttavia è bene essere prudenti perchè stiamo parlando di uno di quei personaggi dalle mille risorse nascoste, capaci di ribaltare a proprio favore anche le situazioni più critiche con un colpo di genio o un'intuizione improvvisa. Tuttavia i transiti attuali sono così pesanti (Giove, Urano, Saturno e Plutone in aspetto sfavorevole sia al Sole che all'Ascendente) che queste risorse nascoste dovrebbe tirarle fuori proprio tutte per venirne a capo. La rottura con Fini, fedelissimo e potente alleato fino a pochi mesi fa, non poteva che avvenire in un contesto astrale di questo genere.
Per quanto riguarda Fini, i transiti rispetto ai suoi pianeti natali non sono meno espliciti, con il Nodo Nord in congiunzione al Sole ad indicare una possibile svolta di destino, e con Nettuno sulla cuspide della 7a casa (cruciale nel tema di un politico) ad indicare anch'esso una possibile svolta imminente nelle collaborazioni come anche nel rapporto con il pubblico e quindi con l'elettorato. Tra due anni inoltre lo stesso Nettuno si congiungerà al Nodo Nord radix sempre nella 7a casa, e anche qui possiamo leggere ulteriori segnali di svolta politica. A questo va poi aggiunto che la congiunzione natale Luna-Giove presente nel suo tema natale a 6-7° Ariete comincia a risentire della presenza dello stesso Giove in stazionamento nei pressi, e questo può aver innescato il risveglio idealistico che sembra intreressare il leader della destra storica italiana da qualche tempo. I transiti attuali su entrambi i temi natali stanno inoltre mettendo in evidenza la radicale differenza di approccio alla politica tra i due, con Fini più idealista (congiunzioni Luna-Giove e Marte-Nettuno nel radix) e Berlusconi invece più populista-affarista.
Dal tema natale di Fini e dai transiti si può intuire quale potrebbe essere la direzione della possibile svolta imminente. L'ex leader di AN è un Capricorno con ascendente Leone, e quindi è sicuramente un uomo molto ambizioso votato alla leadership. E' sicuramente anche un idealista come abbiamo visto poco fa, e quindi secondo noi il suo progetto potrebbe essere quello di riportare la destra italiana ai suoi valori tradizionali (rigore e legalità in primis) dopo la sbornia populista-affarista berlusconiana, alla quale Fini ha certamente collaborato fattivamente ma secondo noi con l'unico scopo di consolidare la sua posizione e scalare le vette del potere, con un certo cinismo calcolatore che solo un vero Capricorno può avere. Fini, quando era ancora nell'angolo con il suo MSI sempre escluso da tutti i giochi, ha avuto l'opportunità di salire sul carro vincente berlusconiano e non ha perso l'occasione. Da autentico Capricorno ha scalato la montagna con pazienza e determinazione diventando prima vice-presidente del Consiglio e poi presidente della Camera ma sempre all'ombra del Cavaliere, ma è chiaro che chi ha un tema natale simile non può accontentarsi di fare il vice, vuole essere il leader, e soprattutto vuole essere il leader di qualcosa in cui crede come valori e ideali, non di una cosa qualsiasi.
Ecco allora lo svincolarsi, sotto lo stimolo dei transiti, da Berlusconi e il prendere posizioni che gli fanno acquisire rispetto e considerazione anche fra gli avversari politici. Tutto questo non fa che rafforzare la sua figura politica di possibile leader di una destra post-berlusconiana più moderna, evoluta e meno conflittuale, ma tutto questo a condizione che il Cavaliere effettivamente crolli, cosa che non è da dare per scontata per le ragioni che abbiamo già esposto. Finchè Berlusconi regge e il grosso del PDL sta con lui, il progetto di Fini non può decollare. Ma è anche possibile che sia proprio Fini a dargli la spallata definitiva, aprendosi spazi sempre più larghi tra gli elettori della destra che ancora credono in certi valori e sono stanchi delle contrapposizioni radicali con la sinistra. Quel che ci pare certo è che i due non potranno più convivere a lungo, Berlusconi è troppo ingombrante e debordante per consentire alle ambizioni di Fini di concretizzarsi.
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