venerdì 12 agosto 2011

RIFLESSIONI SULLA RIVOLTA INGLESE

La violenta rivolta che ha colpito Londra e altre città inglesi pare aver sorpreso le autorità locali, ma non più di tanto altri osservatori che avevano presagito i fatti basandosi sulle condizioni sociali di alcuni settori della popolazione, condizioni determinate dalle politiche espresse da qualche tempo dai governi inglesi. Anche per noi non è stata una grande sorpresa, pur non avendo una conoscenza diretta della società di quel Paese. E' infatti sufficiente osservare i comportamenti e le idee espresse da una certa classe dirigente, per capire quali valori vengono trasmessi al popolo e quali tendenze esso tenderà a sviluppare e ad imitare, nel suo piccolo, in particolare per quanto riguarda i settori della popolazione meno dotati di senso critico e maggiormente tendenti ad agire d'istinto.

La rivolta inglese è stata caratterizzata e guidata, secondo tante testimonianze, da due fattori principali: violenza distruttiva e avidità, concretizzatasi nei saccheggi ai negozi. Bene, se andiamo a vedere cosa la dirigenza politico-economica inglese (ma potremmo dire, più in generale, occidentale) ha espresso negli ultimi anni, troviamo esattamente queste cose. La popolazione meno istruita e meno consapevole non ha fatto altro che imitare i loro comportamenti, su piccola scala. Che cos'è infatti la violenza di un teppista che spacca una vetrina, di fronte alla violenza di migliaia di soldati che occupano un Paese straniero con motivazioni palesemente pretestuose, devastandolo e uccidendo migliaia di persone come hanno fatto le truppe occidentali in Iraq e Afghanistan? E che cos'è l'avidità di un teppista che ruba un orologio o un telefonino, di fronte al saccheggio delle risorse di intere nazioni operato dagli occidentali nei suddetti Paesi? O di fronte all'avidità di un sistema economico che permette alla speculazione finanziaria di mandare in rovina intere popolazioni, in nome del "mercato"? E che dire di ciò che sta facendo proprio in questi mesi l'Occidente in Libia, dove si spaccia per umanitaria una missione militare palesemente di guerra e con tutta probabilità mirata al saccheggio? I valori e i comportamenti espressi dal teppismo durante la rivolta, non sono altro che gli stessi espressi dalle classi dirigenti inglesi su scala molto maggiore negli ultimi anni. Le guerre anglo-americane hanno fatto passare il concetto che è lecito usare la violenza per impadronirsi delle risorse altrui; il sistema economico occidentale, portato in questi anni all'estremo, fa passare il concetto che è lecito arricchirsi a spese degli altri.

Chi ha più potere e più responsabilità deve capire che il suo esempio verrà assimilato e imitato dalla popolazione che governa. Se un'autorità esprime un certo comportamento, quel comportamento tenderà a diventare comune, in quanto considerato avallato dall'autorità stessa. Ma deve anche sapere che questo un giorno o l'altro tornerà da dove è partito. L'antico insegnamento che dice "chi semina vento raccoglie tempesta", che poi non è altro che un modo diverso di esprimere alcuni meccanismi del karma, è sempre valido, non ci risulta che sia stato abrogato o che qualcuno abbia speciali esenzioni.

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