Nei giorni scorsi tutti i giornali hanno dato la notizia dell'uccisione del reporter italiano Vittorio Arrigoni a Gaza, in seguito a un rapimento avvenuto il 14 aprile in circostanze ancora non del tutto chiare. In questo intervento non intendiamo affrontare la questione dal punto di vista politico, ma esclusivamente da quello astrologico per mostrare alcune evidenze davvero clamorose per quanto rispecchiano i fatti accaduti. Dell'attivista italiano si conoscono soltanto la data e il luogo di nascita (4 febbraio 1975 a Besana Brianza), mentre non si conosce l'ora, ma come vedremo anche questi dati soltanto parziali saranno sufficienti per vedere alcune cose estremamente significative.
Il fattore-chiave del tema natale di Arrigoni, nativo dell'Acquario, animato dall'idealismo (sestile Sole-Nettuno) e sostenuto da una grande forza interiore (trigono Sole-Plutone), è certamente il quadrato a T cardinale formato da tre pianeti alquanto 'scomodi' come Marte, Saturno e Plutone, rispettivamente a 10° Capricorno, 13° Cancro e 9° Bilancia. Una configurazione estremamente dura e rischiosa, che a seconda dei casi può manifestarsi con la durezza caratteriale del soggetto, oppure attirando nella sua vita circostanze particolarmente difficili, conflittuali, pericolose o violente, a volte per scelta consapevole e altre volte invece per 'coincidenze' apparentemente non cercate. Su alcuni giornali Arrigoni è stato definito un "pacifista", ma a nostro avviso tali configurazioni, tutto fuorchè pacifiche, sono invece quelle che ci si aspetterebbe di trovare nel tema natale di un combattente.
A scanso di equivoci va detto che, sulla base di ciò che affermano i migliori esoteristi, tutto questo non è in alcun modo casuale, ma conforme al karma del soggetto in quanto ognuno si incarna nel momento in cui le configurazioni astrali sono appunto confacenti al proprio karma. Arrigoni, spinto dai suoi ideali che lo avevano portato a sposare la causa del popolo palestinese, si era in effetti più volte ritrovato per scelta sua a vivere situazioni ad altissimo rischio in Palestina, fino alle estreme conseguenze della sua uccisione.
Il fatto astrologicamente clamoroso che volevamo evidenziare si riferisce ai transiti planetari presenti al momento della morte del reporter. Questi infatti mostrano la presenza di una identica configurazione di quadrato a T in cielo, formata proprio dagli stessi tre pianeti che la formavano alla nascita del soggetto, e transitante in aspetto agli stessi vertici della configurazione radix. Nella notte tra il 14 e il 15 aprile infatti Marte transitava a quasi 10° Ariete, Saturno a 13° Bilancia e Plutone a 7° Capricorno. In sostanza, il durissimo quadrato a T natale è stato attivato, al momento della morte, dagli stessi tre pianeti che lo avevano formato alla nascita. A questi va poi aggiunto anche Mercurio che transitava a 15° Ariete. Facendo un paragone matematico, è stato un po' come elevare a potenza un numero, con il risultato di portare alle sue estreme conseguenze una predisposizione già presente alla nascita e che si era già espressa in precedenza, ma in maniera meno drastica, in occasione di alcune circostanze. L'analisi inoltre costituisce l'ennesima conferma del ruolo-chiave che la tradizione astrologica assegna a Marte nei casi di violenza o incidenti, in particolare quando il pianeta forma configurazioni critiche con Saturno, Urano o Plutone.
Un altro fatto di assoluta rilevanza riguarda la conferma dell'importanza anche delle eclissi, in questo caso quella del 4 gennaio scorso caduta a 13° Capricorno, e quindi anch'essa in aspetto alla critica configurazione radix dando ulteriore forza e consistenza ai transiti verificatisi poco tempo dopo. Va detto infine, sempre a scanso di equivoci, che le corrispondenze astrali ai fatti della vita si trovano praticamente sempre, se si ha dimestichezza con il simbolismo astrologico, ma che in casi come questo vale la pena sottolinearle per quanto sono davvero macroscopiche.
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