venerdì 18 settembre 2009

ECONOMIA ALTERNATIVA IN FESTA A ROMA

E' in corso in questi giorni a Roma, dal 17 al 20 settembre, la Festa Nazionale dell'Altraeconomia, un'occasione interessante per documentarsi sui vari modi di gestire l'economia in alternativa sia al sistema ultra-liberista attualmente dominante in Occidente sia al sistema socialista che ha fallito nell'Est europeo. Tra i temi trattati, l'agricoltura biologica, la finanza etica, il commercio equo-solidale, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, il software libero, il turismo responsabile e altro ancora. Tanti modi per trasformare radicalmente un sistema economico dominante che, oltre a generare squilibri e disparità inaccettabili, ha portato inevitabilmente all'attuale crisi globale. Una finestra su un possibile futuro a misura d'uomo e rispettoso dell'ambiente che sta a noi costruire, assumendoci la responsabilità di fare scelte precise e accuratamente direzionate.

5 commenti:

nia ha detto...

Sarebbe interessante visitarla per comprendere gli strumenti che abbiamo a disposizione per, alla fine, non regredire.
Sempre più spesso ho l'impressione che quello sviluppo tanto decantato ecc... non faccia altro che riportarci indietro a momenti bui della storia dell'uomo, è una mia impressione dovuta sempre più all'accanimento che si nota riguardo certe tematiche o certi passi avanti considerati all'avanguardi, ma che in realtà - a mio avviso - non lo sono per la persona singola ma solo per gruppi economici mondiali.

Gabriele Bertani ha detto...

Generalmente quando si parla di 'sviluppo' e di 'crescita' in economia si inquadra il tutto nell'ambito del sistema ultra-liberista che favorisce guadagni enormi per pochi grandi gruppi economico-finanziari (banche, multinazionali, società finanziare ecc.) mentre i comuni cittadini lavorano come matti per pagare tasse e servizi a tariffe assurde. Le alternative ci sono e ognuno di noi farebbe bene a documentarsi.

nia ha detto...

"Le alternative ci sono e ognuno di noi farebbe bene a documentarsi."

Documentarsi sì, credo sia anche il dovere di ogni singola persona, ma secondo te un comune cittadino quanto può fare di fronte a colossi mondiali economico-finanziari che detengono un potere sempre più immenso?
M'interrogo spesso su queste cose... a cosa serve se io a casa sto attenta che non goccioli un solo rubinetto, sto attenta ai consumi, ai detergenti e all'uso che ne faccio e a tante altre cose se poi chi effettivamente avrebbe in mano la potenzialità d'iniziare e di attuare cambiamenti ha il volto in tutt'altra direzione?

Gabriele Bertani ha detto...

A mio avviso non è questo il ragionamento da fare. Certe scelte si fanno perchè sono giuste e basta, e per dare l'esempio. Inoltre certi poteri si reggono proprio sull'inerzia e la passività dei cittadini, ma se questi diventano attivi e consapevoli le cose cambiano di conseguenza.

nia ha detto...

Sono d'accordo sulla pericolosità dell'inerzia e della pigrizia o peggio ancora del: "ma tanto fanno tutti così!", però poi vedo che anche iniziative dei singoli in questo contesto, a parte sulla correttezza del loro agire, fanno poco.
La mia non era una critica circa un atteggiamento responsabile e consapevole che andrebbe sempre tenuto anche se si è i soli ad attuarlo (quando controllo come mi muovo per dire a casa mia non penso se anche altri lo stanno facendo oppure no, lo reputo solo giusto come tu hai detto) ma una considerazione sui livelli più alti, quelli che avrebbero almeno istituzionalmente più forza per spingere verso certi cambiamenti che sono ormai necessari ma in pochi l'hanno capito.
Buon week-end, un caro saluto.