Ad ulteriore dimostrazione di quanto sia malfatta la legge approntata dalla maggioranza parlamentare sul Testamento Biologico, è arrivata in questi giorni anche la presa di posizione fortemente critica della Federazione degli Ordini provinciali dei Medici, espressa a larghissima maggioranza in un congresso a Terni come riferisce il Corriere della Sera online. La legge in via di discussione in Parlamento è stata definita poco rispettosa del rapporto di fiducia che ci deve essere tra medico e paziente, invadente, limitativa delle libertà dei pazienti e dell'indipendenza dei medici. In sostanza quello che anche noi avevamo espresso poco tempo fa su questo spazio. Una legge dogmatica che costringe tutti i cittadini ad accettare una visione di parte della realtà e a conformarsi ad essa, anzichè permettere ad ogni singolo individuo di decidere sui trattamenti di fine vita in base alle proprie convinzioni, come dovrebbe essere nello spirito di una buona legge su questo tema.
Questa importante presa di posizione dimostra ancora quanto il mondo politico viva una realtà tutta sua, che ben poco ha a che vedere con quella vissuta dai cittadini e dalle varie componenti della società. Una politica che fa il contrario di ciò che dovrebbe fare, che fa cioè delle scelte basate evidentemente su considerazioni funzionali solamente ai giochi di potere interni anzichè sulle reali esigenze dei cittadini e della società. Se non fosse così, non si capirebbe come mai una legge del genere (e non si tratta certo di un caso isolato, anzi) finisca per penalizzare proprio le parti più direttamente interessate e che dovrebbe invece tutelare, vale a dire i singoli cittadini e i medici. Ribadiamo che, piuttosto che avere questa legge, sarebbe meglio non avere nessuna legge sul Testamento Biologico.
Visualizzazione post con etichetta testamento biologico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta testamento biologico. Mostra tutti i post
lunedì 15 giugno 2009
giovedì 26 marzo 2009
TESTAMENTO BIOLOGICO ALL'ITALIANA
Poco tempo fa, parlando della vicenda di Eluana Englaro, avevamo sottolineato la necessità di elaborare una buona legge sul Testamento Biologico che garantisse ad ogni cittadino la libertà di scelta riguardo alle terapie mediche e ai trattamenti di fine vita. Su questi temi delicati infatti esistono posizioni diverse, tutte legittime e meritevoli di essere rispettate, basate sulle convinzioni individuali sul piano etico, morale, religioso ecc. Ognuno deve avere il diritto di decidere cosa fare del proprio corpo e quali terapie accettare o meno, e questo deve essere garantito per legge. Questo è lo spirito con il quale il legislatore dovrebbe elaborare una buona legge sul Testamento Biologico.
Tutto questo però sta cozzando violentemente con la qualità del Parlamento italiano, che, come del resto era facile prevedere, in questi giorni sta praticamente ribaltando lo spirito con il quale si sarebbe dovuto elaborare la legge, finendo per limitare gli spazi di libertà di scelta anzichè ampliarli. Per prima cosa è stata esclusa fin dall'inizio la possibilità di rifiutare l'alimentazione e l'idratazione forzata, rendendola obbligatoria, e questo significa che ognuno di noi, se disgraziatamente dovesse trovarsi nelle stesse condizioni di Eluana Englaro, sarà obbligato a restarci ad oltranza. Poi è stato respinto un emendamento che consentiva di rifiutare eventuali terapie con caratteristiche di accanimento terapeutico. Ma la perla più grossa è arrivata oggi, quando il Senato ha approvato un emendamento che non vincola il medico al rispetto delle disposizioni scritte nel Testamento Biologico.
In sostanza, non solo viene reso pressochè inutile dichiarare cosa si vuole e cosa non si vuole nell'ambito dei trattamenti terapeutici e di fine vita, dato che il medico non è poi tenuto a rispettarlo, ma si rendono obbligatorie alcune pratiche quantomeno discutibili come l'alimentazione e l'idratazione forzata e si rende molto difficile sfuggire all'accanimento terapeutico. Anzichè garantire a tutti che vengano rispettate le proprie legittime convinzioni sul tema, viene di fatto imposta a tutti una visione di parte, inutile dire quale. E non è finita, la legge è ancora in discussione in Parlamento, che quindi ha tempo e spazio per fare ancora di peggio. Piuttosto che una legge del genere, era meglio non avere nessuna legge e affidarsi al buonsenso caso per caso. Che resta da dire? Alcuni pensano che ogni Paese ha la classe politica che si merita, mentre altri pensano che invece i cittadini di un Paese sono sempre migliori della classe politica che li rappresenta. A dirci qual'è la verità sarà il risultato del referendum abrogativo che con tutta probabilità verrà indetto per tentare di rimediare a questo ennesimo pastrocchio all'italiana.
Tutto questo però sta cozzando violentemente con la qualità del Parlamento italiano, che, come del resto era facile prevedere, in questi giorni sta praticamente ribaltando lo spirito con il quale si sarebbe dovuto elaborare la legge, finendo per limitare gli spazi di libertà di scelta anzichè ampliarli. Per prima cosa è stata esclusa fin dall'inizio la possibilità di rifiutare l'alimentazione e l'idratazione forzata, rendendola obbligatoria, e questo significa che ognuno di noi, se disgraziatamente dovesse trovarsi nelle stesse condizioni di Eluana Englaro, sarà obbligato a restarci ad oltranza. Poi è stato respinto un emendamento che consentiva di rifiutare eventuali terapie con caratteristiche di accanimento terapeutico. Ma la perla più grossa è arrivata oggi, quando il Senato ha approvato un emendamento che non vincola il medico al rispetto delle disposizioni scritte nel Testamento Biologico.
In sostanza, non solo viene reso pressochè inutile dichiarare cosa si vuole e cosa non si vuole nell'ambito dei trattamenti terapeutici e di fine vita, dato che il medico non è poi tenuto a rispettarlo, ma si rendono obbligatorie alcune pratiche quantomeno discutibili come l'alimentazione e l'idratazione forzata e si rende molto difficile sfuggire all'accanimento terapeutico. Anzichè garantire a tutti che vengano rispettate le proprie legittime convinzioni sul tema, viene di fatto imposta a tutti una visione di parte, inutile dire quale. E non è finita, la legge è ancora in discussione in Parlamento, che quindi ha tempo e spazio per fare ancora di peggio. Piuttosto che una legge del genere, era meglio non avere nessuna legge e affidarsi al buonsenso caso per caso. Che resta da dire? Alcuni pensano che ogni Paese ha la classe politica che si merita, mentre altri pensano che invece i cittadini di un Paese sono sempre migliori della classe politica che li rappresenta. A dirci qual'è la verità sarà il risultato del referendum abrogativo che con tutta probabilità verrà indetto per tentare di rimediare a questo ennesimo pastrocchio all'italiana.
martedì 10 febbraio 2009
RIFLESSIONI SULLA VICENDA ENGLARO
Si è alla fine conclusa l'esistenza fisica di Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo a causa di un incidente. La vicenda come sapete ha suscitato un mare di polemiche, e purtroppo anche una serie di indecenti speculazioni politiche. Lo scontro era centrato sulla concezione della vita e della morte e su quanto un individuo sia più o meno libero di gestire questi due aspetti dell'esistenza. Per comprendere e poi commentare la vicenda è necessario fare una premessa indispensabile. Alla luce degli insegnamenti scientifico-spirituali cui facciamo riferimento, l'umanità sta attraversando un ben preciso percorso evolutivo, che comporta il graduale sviluppo di certe componenti e certe facoltà. Così come il bambino nasce, cresce accudito dai genitori e poi diventa un individuo autonomo, anche l'umanità nel suo complesso sta seguendo un percorso simile. Creata da entità spirituali più evolute che l'hanno per un certo tempo accudita e guidata, l'umanità sta gradualmente acquistando l'indipendenza e la libertà, attraverso lo sviluppo di una componente che l'Antroposofia chiama Io e che fornisce la facoltà di fare libere scelte. La fase iniziale in cui l'umanità era guidata dalle entità che l'hanno creata è raccontata da praticamente tutte le grandi tradizioni antiche, sotto varie forme come ad esempio il Giardino dell'Eden biblico, il Satya Yuga indù e molte altre. Successivamente, così come il bambino cresce e impara a conoscere il mondo e a rendersi indipendente, l'umanità tende ad allontanarsi dalla guida spirituale originaria e a fare scelte autonome, fino a diventare totalmente libera e indipendente. Questo percorso comporta inevitabilmente la conoscenza del Male perchè senza questo non può esserci libera scelta, e perchè il rendersi autonomi comporta fare esperienze non guidate che possono essere a volte dolorose, così come il bambino si scotta la prima volta che conosce il fuoco o prende la scossa la prima volta che conosce l'elettricità. Questa è la fase che le tradizioni rappresentano come la Caduta, che apparentemente può sembrare un'involuzione ma in realtà non la è. Infine, dopo i grandi conflitti dell'Era oscura, le tradizioni annunciano una nuova epoca di splendore spirituale, che viene rappresentata come una nuova Età dell'Oro, la Gerusalemme Celeste e in altri modi ancora.
Premesso questo, bisogna inoltre aggiungere che non tutti i singoli individui stanno attraversando la stessa fase evolutiva. Alcuni hanno già sviluppato un Io forte e robusto, altri l'hanno sviluppato solo parzialmente, altri ancora sono invece in una fase di sviluppo iniziale. Allo stesso modo, nel mondo coesistono persone mature, ragazzi e bambini. Tipicamente, la fase ancora iniziale di sviluppo dell'Io comporta un tipo di religiosità che potremmo definire un po' sognante e ingenua, che si trova in grande misura nei paesi in via di sviluppo e fa riferimento alle grandi confessioni exoteriche; ad una successiva fase di sviluppo dell'Io consegue l'allontanamento da questo tipo di religiosità e l'emergere dello scetticismo e della cultura scientifica moderna, che con le grandi religioni è apertamente in conflitto; una fase ulteriormente matura dell'Io comporta invece il recupero della spiritualità ma in una forma più avanzata, che non si scontra più con la scienza ma anzi ne rappresenta un consistente ampliamento degli orizzonti. Mentre nella fase iniziale la cultura è tutta centrata sul rispetto della tradizione (di cui le religioni si fanno portatrici) senza farsi tante domande e con ben pochi spazi di autonomia individuale, nelle fasi successive l'individuo assume sempre maggiore autonomia, che prima si manifesta attraverso il lato negativo dell'egoismo, ma poi evolve nella forma dell'individualismo etico, dove ogni singola entità decide autonomamente per sè ma senza mai andare contro gli interessi comuni, e questo per libera scelta e mai per costrizione.
Alla luce di quanto abbiamo appena detto, dovrebbe esser chiaro che tutte le diverse posizioni che si sono sentite a proposito del caso Englaro sono del tutto legittime. Chi si trova nella fase iniziale di sviluppo dell'Io non può che invocare il rispetto della tradizione e l' "affidarsi alle mani di Dio" per quanto concerne le decisioni sulla vita e sulla morte, e questa è la posizione della Chiesa e dei suoi seguaci. Chi però sta sviluppando un grado maggiore di autonomia è altrettanto legittimo che invochi la libertà di poter decidere da sè della propria vita e della propria morte senza affidarsi a un Dio nel quale magari con crede affatto. Infine, chi ha un Io ancor più sviluppato può giustamente reclamare il diritto di decidere sulla base di concezioni scientifico-spirituali lontane sia dalla religiosità sognante che dallo scetticismo materialistico.
Ora bisogna quindi chiedersi se esiste una risposta politica che possa conciliare questa diversità di posizioni, tutte legittime. Secondo noi questa risposta esiste e si chiama Testamento Biologico. Con questa soluzione ognuno potrà decidere sulla base delle proprie legittime convinzioni, qualunque esse siano, senza imporre il proprio credo a nessuno. Una società equilibrata infatti non può essere monolitica, e nessuno può imporre i propri valori agli altri. Tutte le posizioni devono essere rappresentate e rispettate, e l'unico modo per farlo è dare finalmente vita ad una buona legge sul Testamento Biologico. Forse potrebbe essere proprio questo lo scopo nascosto per il quale i 17 anni di vita vegetativa apparentemente assurdi vissuti da Eluana Englaro sono stati sacrificati in nome della collettività, fermo restando che ogni sacrificio individuale è destinato ad essere compensato in un'epoca successiva dai meccanismi del karma, e che a potersi sacrificare per gli altri sono solamente le grandi anime.
Premesso questo, bisogna inoltre aggiungere che non tutti i singoli individui stanno attraversando la stessa fase evolutiva. Alcuni hanno già sviluppato un Io forte e robusto, altri l'hanno sviluppato solo parzialmente, altri ancora sono invece in una fase di sviluppo iniziale. Allo stesso modo, nel mondo coesistono persone mature, ragazzi e bambini. Tipicamente, la fase ancora iniziale di sviluppo dell'Io comporta un tipo di religiosità che potremmo definire un po' sognante e ingenua, che si trova in grande misura nei paesi in via di sviluppo e fa riferimento alle grandi confessioni exoteriche; ad una successiva fase di sviluppo dell'Io consegue l'allontanamento da questo tipo di religiosità e l'emergere dello scetticismo e della cultura scientifica moderna, che con le grandi religioni è apertamente in conflitto; una fase ulteriormente matura dell'Io comporta invece il recupero della spiritualità ma in una forma più avanzata, che non si scontra più con la scienza ma anzi ne rappresenta un consistente ampliamento degli orizzonti. Mentre nella fase iniziale la cultura è tutta centrata sul rispetto della tradizione (di cui le religioni si fanno portatrici) senza farsi tante domande e con ben pochi spazi di autonomia individuale, nelle fasi successive l'individuo assume sempre maggiore autonomia, che prima si manifesta attraverso il lato negativo dell'egoismo, ma poi evolve nella forma dell'individualismo etico, dove ogni singola entità decide autonomamente per sè ma senza mai andare contro gli interessi comuni, e questo per libera scelta e mai per costrizione.
Alla luce di quanto abbiamo appena detto, dovrebbe esser chiaro che tutte le diverse posizioni che si sono sentite a proposito del caso Englaro sono del tutto legittime. Chi si trova nella fase iniziale di sviluppo dell'Io non può che invocare il rispetto della tradizione e l' "affidarsi alle mani di Dio" per quanto concerne le decisioni sulla vita e sulla morte, e questa è la posizione della Chiesa e dei suoi seguaci. Chi però sta sviluppando un grado maggiore di autonomia è altrettanto legittimo che invochi la libertà di poter decidere da sè della propria vita e della propria morte senza affidarsi a un Dio nel quale magari con crede affatto. Infine, chi ha un Io ancor più sviluppato può giustamente reclamare il diritto di decidere sulla base di concezioni scientifico-spirituali lontane sia dalla religiosità sognante che dallo scetticismo materialistico.
Ora bisogna quindi chiedersi se esiste una risposta politica che possa conciliare questa diversità di posizioni, tutte legittime. Secondo noi questa risposta esiste e si chiama Testamento Biologico. Con questa soluzione ognuno potrà decidere sulla base delle proprie legittime convinzioni, qualunque esse siano, senza imporre il proprio credo a nessuno. Una società equilibrata infatti non può essere monolitica, e nessuno può imporre i propri valori agli altri. Tutte le posizioni devono essere rappresentate e rispettate, e l'unico modo per farlo è dare finalmente vita ad una buona legge sul Testamento Biologico. Forse potrebbe essere proprio questo lo scopo nascosto per il quale i 17 anni di vita vegetativa apparentemente assurdi vissuti da Eluana Englaro sono stati sacrificati in nome della collettività, fermo restando che ogni sacrificio individuale è destinato ad essere compensato in un'epoca successiva dai meccanismi del karma, e che a potersi sacrificare per gli altri sono solamente le grandi anime.
Etichette:
eluana englaro,
testamento biologico
Iscriviti a:
Post (Atom)