domenica 24 febbraio 2008

L'IMPORTANZA CRUCIALE DI UN CORRETTO SISTEMA EDUCATIVO

Quello di cui vogliamo trattare oggi è una questione che riteniamo di importanza fondamentale al fine di riformare la società attuale, che ci sembra sempre più allo sbando e sempre più incapace di gestire armonicamente le sue varie componenti, dall'economia ala politica alla cultura. Ci riferiamo alla questione dell'educazione e dell'insegnamento, dagli asili alla scuola all'università. Ormai è sempre più evidente come la scuola non sia più in grado di gestire, formare e indirizzare i giovani come dovrebbe fare, tanto che sono sempre più frequenti i fatti di cronaca nera che coinvolgono giovani e sempre più spesso anche gli adolescenti. Questo secondo noi accade perchè i metodi educativi attuali non tengono conto di alcuni fattori essenziali insegnati dalla Scienza dello Spirito, e in particolare le modalità di formazione delle varie componenti animiche nelle varie età della vita.

Lo sviluppo del bambino prima e dell'adolescente poi si basa infatti sul successivo sviluppo di varie componenti dell'anima, ognuna delle quali fornisce certe facoltà all'individuo. Conoscendo il modo in cui si formano queste forze dell'anima nelle varie età della vita, si può anche capire cosa si può e cosa non si può insegnare, e in quale modo, ad una certa età del bambino o dell'adolescente. Se si tiene conto di questi fattori, lo sviluppo del soggetto avviene in modo corretto e armonioso, mentre se non lo si fa il soggetto si sviluppa in modo anomalo e le sue facoltà tenderanno ad esprimersi in maniera più o meno distorta. Purtroppo i metodi educativi attuali non sanno nulla di queste conoscenze ed applicano tecniche spesso del tutto inadatte, con il risultato che la gioventù di oggi cresce inevitabilmente deviata in un modo o nell'altro.

Questa inadeguatezza dei metodi educativi è notevolmente peggiorata negli ultimi decenni, perchè prima, nonostante non fosse nemmeno allora applicata la conoscenza scientifico-spirituale, c'era comunque la 'tradizione', che in qualche modo era pur sempre derivata da conoscenze antiche fondate sulle stesse basi. Buttata via la tradizione, e non applicata la conoscenza scientifico-spirituale, ecco che oggi vengono applicate metodologie educative praticamente senza senso, basandosi su considerazioni che spesso fanno capo soltanto all'unico vero motore della società attuale, cioè la dittatura totale e assoluta dell'economia di mercato su tutti i settori sociali. Se le basi educative di oggi sono queste, non bisogna poi meravigliarsi se la gioventù cresce sbandata. Purtroppo invece gli operatori medici e sociali odierni sembrano non aver compreso nulla di questi processi, e di solito non trovano di meglio che 'curare' questa strana gioventù moderna con psicofarmaci, con i risultati che vediamo. Tutto questo dal punto di vista scientifico-spirituale è pura follia, un capovolgimento totale rispetto a ciò che andrebbe fatto per favorire un sano e armonioso sviluppo dell'individuo.

Nonostante l'evidenza dei fatti, e nonostante l'esistenza di eccellenti e collaudatissime metodologie educative sperimentate con successo ormai da un secolo nelle scuole steineriane, nessuno in ambito politico sembra oggi in grado di comprendere il problema, nè tantomeno di proporre soluzioni che pure esisterebbero, attraverso appunto l'applicazione delle suddette metodologie nella scuola pubblica. Nei programmi dei maggiori gruppi politici di oggi, da una parte e dall'altra, non si trova purtroppo alcun cenno nè alla messa in discussione della dittatura dell'economia di mercato, nè alla riforma radicale dei sistemi educativi nel senso indicato dalla Scienza dello Spirito, due fattori che secondo noi sarebbero essenziali per invertire la tendenza al costante degrado della struttura sociale. Nel programma di un movimento politico veramente progressista e riformatore, queste dovrebbero essere secondo noi le priorità. Siamo certi che se venissero applicate oggi queste riforme, nel giro di 10 anni la società cambierebbe radicalmente, e radicalmente in meglio.

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