mercoledì 31 ottobre 2007

DA SAMHAIN A HALLOWEEN

Oggi si celebra in tutto il mondo la notte di Halloween, che è la versione moderna (e consumistica) di un'antica celebrazione celtica chiamata Samhain. Questa rappresentava il capodanno secondo il calendario celtico, ma la sua peculiarità e importanza consisteva nel fatto che nel periodo della celebrazione di Samhain era possibile stabilire una sorta di contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Secondo quanto ci ha trasmesso la Scienza dello Spirito, questo era effettivamente possibile nel mondo antico, perchè l'umanità antica era ancora dotata di una sorta di chiaroveggenza naturale, istintiva, che permetteva appunto di avere una certa percezione dei mondi spirituali e dei piani esistenziali super-fisici. In certi periodi dell'anno, tra cui appunto quello di Samhain, le energie cosmiche erano particolarmente favorevoli alla percezione diretta dei mondi spirituali, e questo i sacerdoti e gli iniziati celti lo sapevano bene. La celebrazione di Samhain aveva quindi un significato profondamente spirituale, mentre gli altri significati che le vengono attribuiti, e che sono legati ai cicli della natura e alle attività rurali, sono altrettanto veri ma sicuramente secondari.

Con il procedere dell'evoluzione, l'umanità ha gradualmente perduto la chiaroveggenza istintiva originaria, mentre ha sviluppato fortemente la razionalità e la logica. Ecco allora che i mondi spirituali sono stati come rimossi, negati, e relegati nel generico calderone dell'occulto inconoscibile di cui la cultura moderna ha il terrore. Soltanto alle istituzioni religiose ufficiali è riconosciuto oggi il permesso e l'autorità di dire qualcosa su questi mondi, ma ciò che ci perviene dalla Chiesa si basa non sulla percezione diretta, ma sulla teologia che è pura speculazione intellettuale basata sull'interpretazione di testi sacri. Ecco quindi che il reame dell'aldilà si chiude all'uomo moderno, che finisce per averne paura e quindi esorcizzarlo trasformando l'antica Samhain nella moderna carnevalata di Halloween, che nessuno prende sul serio ma diventa solo un'altra scusa per celebrare il consumismo e per evadere, almeno per una notte, da una realtà cruda e arida che si crede sia fatta solo di concatenazioni casuali senza senso e scopo. Le istituzioni religiose, da parte loro, hanno conservato le date delle celebrazioni antiche trasformandole in feste religiose moderne, ed ecco così Samhain diventare Ognissanti.

Fortunatamente però la connessione con i mondi spirituali non è mai cessata del tutto, ma esistono e sono sempre esistiti degli iniziati e dei maestri che sono stati inviati anche in questa epoca moderna per fornirci conoscenza e mezzi per non cadere del tutto nel materialismo senza speranza. Tramite gli iniziati moderni, che hanno la capacità di percepire nei mondi spirituali e al tempo stesso sanno parlare con linguaggio scientifico comprensibile all'uomo moderno, abbiamo ancora la possibilità di sapere qualcosa dei piani esistenziali superiori. Inoltre, secondo questi iniziati, nel futuro l'umanità è destinata a riacquistare gradualmente la chiaroveggenza, e in una forma più raffinata e migliore rispetto a quella istintiva che contraddistingueva l'uomo antico. I primi segni di questo risveglio si possono vedere già oggi in alcuni soggetti che per ora sono solo avanguardie, e che vanno distinti da altri che invece presentano ancora residui dell'antica chiaroveggenza istintiva. La sensitività futura e più raffinata sarà infatti volontaria e controllata coscientemente, mentre quella antica era come detto istintiva e fuori dal controllo del soggetto. Questa forma antica e superata di sensitività si può ad esempio riscontrare ancora oggi tra gli zingari o nelle popolazioni primitive, oppure anche in Occidente tra alcuni medium involontari che spesso non sanno nulla di ciò che accade loro ma subiscono passivamente questa capacità che hanno e che non di rado crea loro disturbi psichici. La chiaroveggenza futura si presenta invece in soggetti del tutto razionali ed è attivabile a volontà.

Tornando a Samhain, noi pensiamo che a queste antiche tradizioni celtiche andrebbe quindi riconosciuto tutto il loro grande significato spirituale, e andrebbe restituita loro tutta la dignità che meritano e che invece la cultura scientifica moderna tende a negare, classificandole ingiustamente come antiche superstizioni. Da parte sua, l'istituzione religiosa ufficiale riesce a fare anche di peggio, attribuendo alle celebrazioni 'pagane' assurdi significati negativi o 'demoniaci', nel maldestro tentativo di imporre la propria teologia come l'unica giusta e possibile. Questo però non significa che abbia senso ritornare a celebrare queste tradizioni pari-pari come si faceva nel mondo antico, si tratterebbe evidentemente di una involuzione e non di una evoluzione. E non avrebbe senso nemmeno negare la validità di tutti i grandi progressi scientifici che sono stati fatti negli ultimi secoli grazie al prorompente sviluppo della logica razionale, anche se questo ha comportato una temporanea chiusura del canale di comunicazione con i mondi spirituali. Anche questo faceva parte del piano evolutivo umano, e doveva accadere.

Ciò che ha senso fare, secondo noi, è invece cominciare ad orientarsi, una volta sviluppate al massimo la razionalità e la logica, verso lo sviluppo di una nuova e più raffinata chiaroveggenza, che permetterà il ripristino della possibilità di percepire i mondi spirituali e i piani esistenziali 'sottili'. Gli insegnamenti, le tecniche e le pratiche per farlo esistono e sono state rivelate dai maestri iniziati moderni. Si tratta ora di mettere in pratica gli insegnamenti al fine di preparare gli individui ad un fuituro che vedrà il formarsi graduale di una nuova umanità che sarà al tempo stesso scientifica e spirituale.

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