E' attiva da una ventina di giorni circa una quadratura che coinvolge Marte da una
parte e la congiunzione Sole-Giove dall'altra, iniziata con i suddetti pianeti nei segni della Bilancia e del Cancro e proseguita con gli stessi astri avanzati in Scorpione e Leone. Si tratta di una
configurazione disarmonica tra i pianeti governatori dei tre segni di
Fuoco, e che pertanto richiama simbolicamente l'idea di un 'eccesso di
fuoco' o di 'fuoco incontrollato'.
Sul piano pratico può
intensificare conflitti già esistenti o favorirne dei nuovi, alimentando
l'istinto aggressivo e spingendo ad agire in modo violento e unilaterale.
Non a caso l'operazione dell'esercito israeliano a Gaza è iniziata
sotto l'influsso della quadratura in formazione (con i pianeti ancora in
Cancro e Bilancia), intensificandosi parallelamente allo stringersi
della quadratura stessa, mentre nella fase di aspetto stretto tuttora in
corso è avvenuto anche l'abbattimento dell'aereo malese in Ucraina e si
sono intensificati gli scontri tra fazioni rivali in Libia.
A
livello individuale l'aspetto ha prima interessato coloro che hanno pianeti o
assi natali negli ultimi gradi dei quattro segni Cardinali (Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno), mentre adesso interessa i primi gradi dei quattro segni Fissi (Toro, Leone,
Scorpione, Acquario).
La quadratura resterà attiva fino ai primi
giorni di agosto, poi inizierà gradualmente a perdere forza con
l'allontanarsi prima del Sole e poi di Marte rispetto al più lento
Giove. Il Sole comincerà ad essere fuori aspetto più o meno dal giorno
5, mentre da ferragosto in avanti si potrà considerare sciolta anche la
quadratura residua tra Marte e Giove.
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martedì 29 luglio 2014
giovedì 12 gennaio 2012
ASTROLOGIA - IMPORTANTE ANELLO DI SOSTA DI MARTE IN VISTA

A partire da questo mese di gennaio si verificherà un evento astrologico molto interessante, vale a dire l'anello di sosta di Marte. Il pianeta rosso infatti sta ormai entrando in fase di stazionamento, cui seguirà l'inversione di moto a retrogrado a partire dal giorno 24 gennaio. Il primo stazionamento avverrà a 23° Vergine, poi Marte retrocederà fino a 3° Vergine, dove effettuerà il suo secondo stazionamento; riacquistato moto diretto dal 14 aprile, chiuderà infine l'anello di sosta il 13 maggio ripassando sul primo punto di stazionamento. I punti in cui un pianeta staziona durante un anello di sosta hanno sempre una grande importanza astrologica, in quanto sono quelli in cui le energie dell'astro vengono concentrate per un periodo di tempo inusualmente lungo, e che pertanto ricevono i suoi influssi in maniera notevolmente più incisiva rispetto al solito. In questo caso, i sopranominati punti saranno sollecitati per diverse settimane consecutive, con Marte sempre oscillante nei loro pressi con moto diretto o retrogrado.
In Astrologia Marte governa l'istinto all'azione e all'autoaffermazione, lo spirito d'iniziativa, il coraggio e l'audacia, la passionalità e l'eros, e di conseguenza un suo influsso insolitamente forte può stimolare queste componenti nei soggetti interessati, che sono quelli che hanno, nel proprio tema natale, pianeti o assi situati nei pressi dei punti di stazionamento citati sopra, o in aspetto significativo (opposizione, quadratura, trigono, sestile) ad essi. Per quanto riguarda gli elementi della natura, Marte governa il Fuoco, mentre nel corpo fisico governa principalmente il sangue e i muscoli. Quando si esprime nel suo lato negativo, il pianeta può invece stimolare egoismo, aggressività, violenza, sfacciataggine e volgarità nei soggetti predisposti, e può innescare situazioni di conflitto o incidenti di varia natura se forma configurazioni critiche con altri pianeti.
A livello individuale, i soggetti interessati potranno quindi sperimentare una o più di una tra le varie situazioni elencate, attraverso le modalità più svariate a seconda dei pianeti e delle configurazioni che verranno attivate nel quadro natale personale, e naturalmente anche sulla base delle proprie predisposizioni. Per i soggetti che hanno buona padronanza di sè e che riceveranno aspetti favorevoli potrebbe essere l'occasione buona per intraprendere qualche iniziativa coraggiosa, oppure per sbloccare qualche situazione stagnante; per quelli invece scarsamente dotati di autocontrollo e che riceveranno aspetti difficili si tratterà invece di un periodo ad alto rischio, in quanto potranno sentire l'impulso ad agire in modo sconsiderato, pericoloso o aggressivo oltre misura. Rischi inoltre anche per chi, pur essendo di indole tranquilla e pacifica, ha delle problematiche karmiche di natura marziana e potrebbe quindi ritrovarsi a subire l'aggressività altrui o ritrovarsi coinvolto, proprio malgrado, in conflitti o incidenti.
Sul piano mondiale, considerando le diverse situazioni di tensione attualmente presenti in varie zone del globo, e in particolare in Medio Oriente, questo anello di sosta potrà inoltre costituire un fattore di rischio per quanto riguarda il pericolo di conflitti armati. Esaminando il ruolo di Marte in occasione di alcuni conflitti passati, abbiamo infatti riscontrato una presenza inusuale dei suoi stazionamenti. Alcuni esempi: 1° settembre 1939, le truppe tedesche invadono la Polonia segnando l'inizio della II Guerra Mondiale, con Marte ancora in fase di stazionamento a 24° Capricorno pochi giorni dopo aver ripreso moto diretto. 17 gennaio 1991, inizia l'attacco americano contro l'Irak nella prima Guerra del Golfo con Marte a 29° Toro, anche in questo caso stazionario pochi giorni dopo aver chiuso l'anello di sosta (inversione a 27° Toro). Ancora più eclatante l'intervento della Nato contro la Serbia nella Guerra del Kosovo del 1999, con le operazioni che iniziano e finiscono praticamente sui due punti di stazionamento di Marte. Naturalmente questo non significa certo che ad ogni anello di sosta di Marte debba per forza scoppiare una guerra, e difatti questo non è sempre accaduto, tuttavia ci pare evidente come questi eventi astrologici possano stimolare l'azione decisa e determinata, anche aggressiva e violenta in certi casi, a maggior ragione se sono già presenti tensioni che aspettano solo l'accensione della miccia per esplodere. Quello che ci auguriamo è invece che Marte stimoli la determinazione ad agire nel senso della risoluzione dei conflitti e delle tensioni, anche se, ad essere onesti, questo richiederebbe, da parte di chi detiene il potere, una saggezza, una nobiltà e una lungimiranza che oggi non si riesce proprio a vedere.
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martedì 20 dicembre 2011
ASTROLOGIA - MARTE QUADRA DUE ECLISSI CONSECUTIVE: RISCHIO CONFLITTI?


Le due recenti eclissi del 25 novembre e del 10 dicembre (la prima solare e la seconda lunare) sono state entrambe caratterizzate da una particolare configurazione astrale, che ha visto Marte formare un aspetto di quadratura con i luminari congiunti o opposti tra loro. Nel simbolismo astrologico, Marte in quadratura a uno o entrambi i luminari è sempre una configurazione a rischio, in quanto può innescare, o quantomeno favorire, situazioni di tensione e conflittualità. In quanto governatore dell'ego individuale e dell'impulso all'azione, un Marte in aspetto critico ai luminari può esaltare le tendenze egoistiche, unilaterali, e la volontà di imporre il proprio punto di vista, anche con modalità aggressive o violente. Di conseguenza, sul piano mondiale, i prossimi mesi fino almeno alla fine della primavera saranno mesi ad alto rischio sotto questo profilo. Stiamo attraversando una fase delicata per varie ragioni, dalla crisi economica che ha colpito l'Occidente alle tensioni crescenti in Medio Oriente, dove la Siria e l'Iran sembrano essere finite nel mirino delle potenze occidentali e dei loro alleati. Diverse fonti parlano di manovre preparative già in corso, e questa volta il rischio globale sarebbe ben più alto rispetto a quello relativo alle guerre civili avvenute in alcuni Paesi della zona (Egitto e Libia), in quanto, nel caso di Siria e Iran, verrebbero coinvolte anche Russia e Cina, che nei confronti di questi Paesi hanno rapporti di amicizia e collaborazione. Se davvero l'Occidente volesse attaccare questi Paesi, il rischio di mondializzazione del conflitto sarebbe concreto, con le conseguenze che potete immaginare.
Ad esaltare ulteriormente il ruolo di Marte nei prossimi mesi sarà anche il suo anello di sosta, che avverrà tra gennaio ed aprile proprio nel pieno del periodo a rischio. Facendo tutti gli scongiuri possibili, dobbiamo tuttavia dire che gli influssi astrali a forte connotazione marziana nei prossimi mesi metteranno a dura prova gli equilibri mondiali, in quanto tenderanno a stimolare gli istinti bellicosi e la tentazione ad usare la forza da parte di chi detiene il potere. In che cosa sfocerà tutto questo naturalmente non possiamo saperlo, dato che entra sempre in gioco anche il libero arbitrio individuale, tutto ciò che si può dire è appunto che sarà un periodo ad alto rischio di conflittualità.
Per quanto riguarda i singoli individui, i più coinvolti dai suddetti influssi saranno quelli che hanno pianeti o assi vicino ai punti in cui sono avvenute le due recenti eclissi e anche ai punti in cui avverranno i due stazionamenti di Marte. I punti sono i seguenti: 2° Sagittario, 18° Gemelli, 23° Vergine e 3° Vergine. Considerando anche i segni in aspetto significativo, diciamo quindi 2-3°, 18° e 23° dell'intera Croce Mobile, che comprende Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci. Nelle immagini allegate, i quadri astrali delle ultime due eclissi, che mostrano Marte in quadratura ai luminari.
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sabato 22 maggio 2010
KARMA DI GUERRA
Come abbiamo detto anche in altre occasioni, chi si occupa di esoterismo e astrologia non dovrebbe aver paura di affrontare anche le tematiche più controverse e delicate, in quanto la conoscenza esoterica dovrebbe fornire gli strumenti per sviluppare una visione della realtà più ampia rispetto a quella, diciamo così, ordinaria, e dovrebbe favorire la capacità di osservare i fatti sotto molti punti di vista anzichè uno solo, di regola quello richiamato dalle pulsioni emotive suscitate dall'evento. Le tematiche della guerra e della morte sono certamente tra quelle più difficili da affrontare, ma per le ragioni suddette intendiamo parlarne comunque oggi. Ci riferiamo all'uccisione in Afghanistan di due soldati italiani, avvenuta il 17 maggio scorso a causa dell'esplosione di una bomba artigianale installata dalla guerriglia locale, e ne parleremo dal punto di vista dei meccanismi del karma, avvalendoci del sempre preziosissimo supporto astrologico.
La stampa ha diffuso le date di nascita dei due soldati uccisi, e questo ci permette di fare un'analisi almeno parziale, nonostante la mancanza dell'ora di nascita. I dati a disposizione si sono infatti rivelati sufficienti a mostrare alcune configurazioni, sia radix che di transito, che sembrano affermare la natura karmica dell'evento in esame. Vediamo ora i dettagli. Come sappiamo, gli eventi violenti e in particolare quelli connessi con la guerra, le armi da fuoco e le esplosioni sono sotto il dominio astrologico di Marte, mentre i principali significatori karmici sono i Nodi Lunari. Nel quadro astrale di nascita di uno dei due soldati, Massimiliano Ramadù (8 febbraio 1977) troviamo una configurazione quanto mai esplicita, che mostra Marte (insieme a Mercurio, congiunto) a 29° gradi Capricorno in quadratura all'asse dei Nodi Lunari situati a 27° Ariete-Bilancia. Le configurazioni che legano Marte ai Nodi Lunari sono tra quelle che più tipicamente indicano la presenza di una forte tematica karmica connessa ai significati del pianeta, tra i quali ci sono appunto gli eventi violenti, le armi, la guerra. Certo ci sono anche molte altre possibilità e non tutte così drammatiche, non si spaventi quindi chi si dovesse ritrovare quella configurazione nel radix, Marte è anche significatore dello sport, delle passioni, dell'eros e molto altro. Tuttavia, tra le varie possibilità, c'era anche questa.
Nel quadro natale dell'altro soldato, Luigi Pascazio (23 novembre 1985), non si trova una configurazione simile, ma la si ritrova tale e quale nei transiti al momento del fatto. Quel giorno infatti i Nodi Lunari transitavano a 14° dell'asse Cancro-Capricorno, formando una quadratura con la posizione natale di Marte a 16° Bilancia. Naturalmente al verificarsi dell'evento hanno concorso anche altri transiti concomitanti, così come possono aver concorso altri fattori radix a formare la predisposizione karmica nel caso dell'altro soldato, tuttavia è assai significativo ritrovare la quadratura Marte-Nodi Lunari in netta evidenza in entrambi i casi, sia pure con modalità diverse. Oltre a questo fatto, che ci pare piuttosto eclatante nel confermare l'ipotesi karmica, l'analisi parziale delle due carte natali ha mostrano un'altra analogia molto significativa, vale a dire la presenza in entrambi i casi di configurazioni Sole-Saturno (congiunzione in un caso e opposizione nell'altro), che da un lato indicano la predisposizione ad attività che richiedono rigore e disciplina (valori saturniani), ma dall'altro se vogliamo anche la possibilità di un destino per qualche ragione avverso (significati negativi sempre di Saturno).
La stampa ha diffuso le date di nascita dei due soldati uccisi, e questo ci permette di fare un'analisi almeno parziale, nonostante la mancanza dell'ora di nascita. I dati a disposizione si sono infatti rivelati sufficienti a mostrare alcune configurazioni, sia radix che di transito, che sembrano affermare la natura karmica dell'evento in esame. Vediamo ora i dettagli. Come sappiamo, gli eventi violenti e in particolare quelli connessi con la guerra, le armi da fuoco e le esplosioni sono sotto il dominio astrologico di Marte, mentre i principali significatori karmici sono i Nodi Lunari. Nel quadro astrale di nascita di uno dei due soldati, Massimiliano Ramadù (8 febbraio 1977) troviamo una configurazione quanto mai esplicita, che mostra Marte (insieme a Mercurio, congiunto) a 29° gradi Capricorno in quadratura all'asse dei Nodi Lunari situati a 27° Ariete-Bilancia. Le configurazioni che legano Marte ai Nodi Lunari sono tra quelle che più tipicamente indicano la presenza di una forte tematica karmica connessa ai significati del pianeta, tra i quali ci sono appunto gli eventi violenti, le armi, la guerra. Certo ci sono anche molte altre possibilità e non tutte così drammatiche, non si spaventi quindi chi si dovesse ritrovare quella configurazione nel radix, Marte è anche significatore dello sport, delle passioni, dell'eros e molto altro. Tuttavia, tra le varie possibilità, c'era anche questa.
Nel quadro natale dell'altro soldato, Luigi Pascazio (23 novembre 1985), non si trova una configurazione simile, ma la si ritrova tale e quale nei transiti al momento del fatto. Quel giorno infatti i Nodi Lunari transitavano a 14° dell'asse Cancro-Capricorno, formando una quadratura con la posizione natale di Marte a 16° Bilancia. Naturalmente al verificarsi dell'evento hanno concorso anche altri transiti concomitanti, così come possono aver concorso altri fattori radix a formare la predisposizione karmica nel caso dell'altro soldato, tuttavia è assai significativo ritrovare la quadratura Marte-Nodi Lunari in netta evidenza in entrambi i casi, sia pure con modalità diverse. Oltre a questo fatto, che ci pare piuttosto eclatante nel confermare l'ipotesi karmica, l'analisi parziale delle due carte natali ha mostrano un'altra analogia molto significativa, vale a dire la presenza in entrambi i casi di configurazioni Sole-Saturno (congiunzione in un caso e opposizione nell'altro), che da un lato indicano la predisposizione ad attività che richiedono rigore e disciplina (valori saturniani), ma dall'altro se vogliamo anche la possibilità di un destino per qualche ragione avverso (significati negativi sempre di Saturno).
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giovedì 10 dicembre 2009
GUERRE ESTERIORI E GUERRE INTERIORI
Speravamo che Barack Obama avesse la decenza di non ritirare il premio Nobel che gli era stato assegnato praticamente sulla fiducia, e che certo non ha dimostrato di aver meritato spedendo al fronte altri 30.000 soldati pochi giorni fa a combattere una guerra ingiustificata e ingiustificabile. Invece il neo-presidente americano si è presentato a ritirarlo ed ha tenuto un discorso in cui in sostanza afferma il principio del fine che giustifica i mezzi. Guerra per ottenere pace, questo il contorsionismo utilizzato da Obama per giustificare il conflitto afghano-irakeno voluto dal suo predecessore e ora proseguito da lui stesso. Per la verità la cosa non ci ha stupiti più di tanto, fin dalla sua elezione avevamo manifestato un certo scetticismo circa la sua reale capacità di operare un cambiamento radicale rispetto agli otto nerissimi anni di presidenza Bush. Il potere reale in America non è infatti nelle mani del presidente, ma di chi l'ha finanziato, e a farlo sono stati i soliti grandi centri di potere economico, quelli che lucrano su tutto guerra compresa.
Ma se passa il concetto di fine che giustifica i mezzi che ha sostanzialmente espresso Obama, e che è identico a quello del suo predecessore Bush, allora si può trovare una giustificazione praticamente a tutto e tutti, compresi Hitler, Stalin e tutti i loro imitatori passati, presenti e futuri. Sicuramente ognuno di loro può citare un qualche fine più o meno 'nobile' a giustificazione di ciò che ha fatto. Ognuno combatte per il suo fine personale e a vincere sarà semplicemente chi ha più armi, questa è la legge della guerra e anche della giungla, che nulla ha a che vedere con i grandi ideali e i valori elevati. La realtà è che secondo noi queste idee che cercano di giustificare la guerra, e che a volte provengono anche da certe correnti spirituali, si basano su un solo fattore, l'istinto di conservazione che è comune a uomini e animali e porta ad avere paura di tutto ciò che è diverso da sè, tutto ciò che non è conosciuto. Da qui derivano tutti i conflitti e i razzismi nelle loro innumerevoli forme, mondiali, nazionali, regionali e individuali. Tutto comprensibile in fondo, ma riteniamo che l'essere umano sia qualcosa di più dell'animale, e che la sua evoluzione dovrebbe portarlo a sviluppare capacità tali da metterlo gradualmente in condizione di comprendere le ragioni dell'altro, di apprezzare le sue peculiarità anzichè temerle soltanto e di rispettarne l'integrità. L'uomo non deve necessariamente restare in balìa delle forze karmiche e degli istinti primordiali in eterno, ma ha la possibilità di avvicinarsi più al divino che all'animalesco. Il fatto che esistano individui di animo nobile ed elevati ideali, dimostra che l'obiettivo è alla nostra portata.
In questo modo potremmo sì arrivare ad un concetto di guerra nobile e giustificata, la guerra interiore che ogni individuo è chiamato a combattere contro tutto ciò che dentro di sè gli impedisce di comprendere, rispettare e apprezzare l'altro nella sua diversità, sviluppando quelle qualità interiori che prima o poi dovranno portarlo a riconoscere l'unità di tutte le cose e la sua origine divina. Una volta compreso questo, non si troverà più alcun motivo per combattere guerre esteriori, ma si combatterà una sola battaglia, che sarà individuale e interiore e che secondo noi è il modo più corretto ed evoluto di intendere il concetto di Guerra Sacra.
Ma se passa il concetto di fine che giustifica i mezzi che ha sostanzialmente espresso Obama, e che è identico a quello del suo predecessore Bush, allora si può trovare una giustificazione praticamente a tutto e tutti, compresi Hitler, Stalin e tutti i loro imitatori passati, presenti e futuri. Sicuramente ognuno di loro può citare un qualche fine più o meno 'nobile' a giustificazione di ciò che ha fatto. Ognuno combatte per il suo fine personale e a vincere sarà semplicemente chi ha più armi, questa è la legge della guerra e anche della giungla, che nulla ha a che vedere con i grandi ideali e i valori elevati. La realtà è che secondo noi queste idee che cercano di giustificare la guerra, e che a volte provengono anche da certe correnti spirituali, si basano su un solo fattore, l'istinto di conservazione che è comune a uomini e animali e porta ad avere paura di tutto ciò che è diverso da sè, tutto ciò che non è conosciuto. Da qui derivano tutti i conflitti e i razzismi nelle loro innumerevoli forme, mondiali, nazionali, regionali e individuali. Tutto comprensibile in fondo, ma riteniamo che l'essere umano sia qualcosa di più dell'animale, e che la sua evoluzione dovrebbe portarlo a sviluppare capacità tali da metterlo gradualmente in condizione di comprendere le ragioni dell'altro, di apprezzare le sue peculiarità anzichè temerle soltanto e di rispettarne l'integrità. L'uomo non deve necessariamente restare in balìa delle forze karmiche e degli istinti primordiali in eterno, ma ha la possibilità di avvicinarsi più al divino che all'animalesco. Il fatto che esistano individui di animo nobile ed elevati ideali, dimostra che l'obiettivo è alla nostra portata.
In questo modo potremmo sì arrivare ad un concetto di guerra nobile e giustificata, la guerra interiore che ogni individuo è chiamato a combattere contro tutto ciò che dentro di sè gli impedisce di comprendere, rispettare e apprezzare l'altro nella sua diversità, sviluppando quelle qualità interiori che prima o poi dovranno portarlo a riconoscere l'unità di tutte le cose e la sua origine divina. Una volta compreso questo, non si troverà più alcun motivo per combattere guerre esteriori, ma si combatterà una sola battaglia, che sarà individuale e interiore e che secondo noi è il modo più corretto ed evoluto di intendere il concetto di Guerra Sacra.
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